Naturopata mette in relazione alcune zone dell’iride con specifiche parti dell’organismo. In base alle macchie o alle sfumature presenti, l’iridologo è in grado di localizzare disturbi organici.
La naturopatia descrive una “patologia della natura”, un sentiero naturale che ognuno di noi può percorrere, ponendosi come meta d’arrivo la salute globale dell’organismo, in una visione specificatamente olistica secondo la quale l’individuo è visto nella sua complessità e unicità.
Considerando la natura come la migliore arma di difesa dell’organismo, la naturopatia si avvale di una gamma di discipline naturali, tra cui l’iridologia. Quest’ultima svolge un importante ruolo di prevenzione, riuscendo a diagnosticare disturbi e problemi che solitamente non emergono dai classici controlli medici.
Se l’occhio è lo specchio dell’anima, allora l’iride potrebbe essere lo specchio della salute. L’analisi iridologica consente al naturopata di avere un quadro dell’organismo e dei disturbi in chiave di processi di alterazione psico-fisica, spesso svelando patologie di cui non si è a conoscenza. Questo può sfociare in un’indicazione verso ulteriori approfondimenti diagnostici o piuttosto in consigli pratici, quali corretta alimentazione e stile di vita. L’interpretazione dell’iride si basa in primis sulla valutazione della storia del soggetto; successivamente, tramite un apparecchio denominato iridoscopio, è possibile visionare e fotografare l’iride, interpretando le sue caratteristiche in presenza della persona. L’analisi iridologica è un metodo diagnostico indolore e non invasivo che consente di avere indicazioni sull’energia vitale del soggetto, sulle sue capacità di recupero e sul grado di intossicazione dell’organismo. Sono questi aspetti fondamentali per il naturopata, il cui fine è quello di stimolare i processi di auto guarigione.